Quando i pets esotici diventano alieni indesiderati

Infiniti sono i problemi che indeboliscono la conservazione della biodiversità; gli ecosistemi, le comunità animali e vegetali che la costituiscono vanno a garantire il continuo della vita sulla Terra, anche quella umana. Una delle più grandi minacce degli ultimi tempi sono le specie aliene, anche definite alloctone. Di cosa si tratta?

Viene definita una specie aliena, animale o vegetale che sia, una specie che si ritrova in un habitat di cui non è originaria. Molto spesso è stato constatato che questi esemplari entrano in competizione con le specie locali, addirittura fino a sopraffarle e portarle all’estinzione. Un esempio che c’è in Italia è lo scoiattolo grigio americano (Sciurus carolinensis) che sta annientando l’originario scoiattolo rosso (Sciurus vulgaris), in quanto molto più aggressivo e competitivo. Come arrivano questi “alieni” negli altri paesi? 

Da quando l’uomo è riuscito ad abbattere ogni barriera geografica grazie ai mezzi moderni, le specie animali e vegetali sono state inevitabilmente coinvolte. A partire dal loro commercio, innumerevoli sono gli esemplari che scappano durante il tragitto e formano nuove popolazioni che vanno a distruggere l’equilibrio di un ecosistema. Per non parlare di quegli animali che vengono comprati nei negozi e tramite un irresponsabile comportamento vengono liberati in natura, perché l’impegno risulta gravoso. Altri esempi fra questi sono la tartaruga palustre americana (Trachemys scripta) o il parrocchetto monaco (Myiopsitta monachus).

Un animale che ha invaso i corsi d’acqua della Pianura Padana sono le nutrie (Myocastor coypus), arrivate negli anni 60 dal Sud America per poter essere allevate per la loro pelliccia. Quando la moda ha detto basta, gli esemplari rimasti sono stati liberati nell’ambiente e la popolazione, dopo essersi riprodotta, ha iniziato ad espandersi sempre di più. 

In un’epoca per cui la salvaguardia della biodiversità è all’ordine del giorno, contando che è caratterizzata da una velocità di episodi di estinzione specie mai avuta prima, è importante conoscere questa realtà e poterla contrastare. A livello legislativo sono molti i provvedimenti che si adoperano per poter evitare l’insorgere di nuove invasioni, e nell’eventualità limitare i danni, a partire dal controllo del commercio stesso.

Sicuramente ciò che in prima persona si può fare è acquisire le conoscenze necessarie nel momento in cui ci si vuole occupare di un nuovo animale da portare a casa, ancora di più quando non si tratta di un comune cane o gatto, per non ritrovarsi poi nella difficoltà di non sapere come gestirlo e pensare di rimetterlo in natura con grande sconsideratezza

In secondo luogo, è sempre un bene evitare di cercare di acquisire confidenza, attraverso cibo e carezze con quei selvatici, diventati alieni, che hanno invaso il territorio. Con questi gesti si vanno a rafforzare le chance di sopravvivenza della popolazione, diventa di conseguenza sempre più difficoltoso e dispendioso per la conservazione trovare rimedio a questo problema, se non addirittura impossibile. È meglio contribuire alla protezione degli ecosistemi, piuttosto che apportare maggior deterioramento.


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Elena Casali

Contributor TerraBlog

Laureata in scienze naturali e ambientali, dal 2020 porta consapevolezza ambientale online per poter far riavvicinare le persone alla natura, trattando i temi dell’ecologia e l’educazione ambientale.

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